La consociazione tra specie è una delle buone pratiche dell’agricoltura biologica e biodinamica.
Si tratta di fare in modo che le specie traggano beneficio dalla loro vicinanza. Ciascuna specie rilascia sia dalle radici, sia dalle parte aerea delle sostanze che possono essere utili per la nutrizione del terreno, o hanno azione “biofumigante”, repellenti quindi verso insetti, o ancora riducono la presenza di erbe infestanti.
Qualche esempio di consociazione
Uno degli esempi più frequenti è la consociazione tra brasicacae e lattughe, dove alternando i filari si ottiene una buona biofumigazione dei nematodi, che sono dei vermi sottilissimi e lunghi ghiotti delle radici delle lattughe, e che rilasciano in esse delle sostanze dannose. Per questo le lattughe stenteranno a crescere e saranno più sensibili ad eventuali attacchi da parte di altri patogeni, le foglie saranno ingiallite.
Gli essudati rilasciati dalle brassicacae risulteranno sgradevoli ai nematodi per diverse decine di centimetri di raggio, la loro popolazione si ridurrà.
Anche le aromatiche sono utili nell'orto
La consociazione tra aromatiche e ortaggi è preziosa tanto quanto quella tra specie diverse di ortaggi.
Una combinazione molto interessante è quella tra rosmarimo e le ombrellifere, ovvero carote, sedano e finocchio, coriandolo, grazie che all’azione repellente verso molti insetti le che attaccano, soprattutto la mosca della carota.
Tanti altri esempi di consociazione
Vi suggeriamo il sito www.stilenaturale.com per conoscere tante altre consociazioni frequenti nell’orto.
Inoltre potete consultare la pratica tabella di www.formelibere.it.