Cime di rapa BIO
Nome botanico: Brassica rapa var. cymosa
Trapianto: da fine settembre ad aprile.
Raccolta: da ottobre a maggio.
Ciclo colturale: 2-5 mesi

La cima di rapa è un ortaggio tipico del Sud Italia, e la Puglia è la regione in cui ne viene prodotta la maggior parte.
Se ne consumano principalmente le infiorescenze prima della fioritura (racemi) e le foglie più tenere. Per evitare sprechi, del gambo principale si può pelare la parte esterna fibrosa. Una volta rimosse le fibre, la parte centrale è molto tenera e delicata. Lo stesso si può fare con i broccoli.
In Campania tradizionalmente la stessa pianta viene consumata più giovane, e viene chiamata “friariello”. Nel Lazio vengono chiamati “broccoletti”.
Al momento dell’acquisto, le cime di rapa devono avere un bel verde brillante e intenso, ed i gambi sodi. I racemi devono essere verdi e ben chiusi. Quando tendono al giallo significa che il prodotto non è fresco. In questo caso i gambi e le foglie saranno più flaccidi.
La nostra cima di rapa bio è un alimento molto nutriente, ricco di vitamine, sostanze antiossidanti ed antitumorali.
La cima di rapa fa parte della grande famiglia delle bracicaceae (o crucifere, per la forma a croce dei loro fiori quando si schiudono).
É un ortaggio molto rustico, ed in Puglia si trovano le antiche varietà autoctone più gustose e produttive.
Una volta messe a dimora, le cime di rapa bio non richiedono grandi accorgimenti, la distanza giusta tra le piante consente un buon arieggiamento della parte aerea, riducendo la possibilità di attacchi fungini e marciumi.
Terreni friabili e ben arieggiati favoriscono una buona vegetazione della pianta.
Come tutte le brassicaceae, anche la cima di rapa bio è una pianta miglioratrice del terreno, soprattutto se successivamente si intende coltivare lattuga ed altri ortaggi da foglia.
Avversità & Patogeni
La cima di rapa può soffrire di malattie fungine, in caso di terreni troppo compatti e pregni d’acqua, oppure in caso di piante troppo ravvicinate tra loro.
I parassiti principali delle cime di rapa sono gli afidi, le limacce e lumache, la cavolaia.
Gli afidi assorbono la linfa lungo lo stelo, rendendo la pianta debole e flaccida.
Le limacce e le lumache, invece si cibano principalmente delle foglie, soprattutto quelle più giovani e tenere.
La cavolaia è una piccola farfalla bianca che depone le sue larve negli steli principali e secondari della cima di rapa, creando delle gallerie al loro interno, oltre che nutrirsi delle foglie.
Acidità terreno ideale: pH 5,5-7,5
Sesto d’impianto: 25 x 50 cm
Le cime di rapa bio svolgono un importante effetto diuretico e a basso apporto calorico.
L’alto contenuto di fibre stimola l’attività intestinale.
Il consumo di cime di rapa arricchisce notevolmente la dieta di sali minerali e vitamine, in particolare la vitamina C, dai forti poteri antiossidanti, e la vitamina A, utile per il buon funzionamento della vista, della crescita delle ossa, e dell’equilibrio ormonale.
100 grammi di cime di rapa bio apportano mediamente 28 Calorie e in particolare contengono:
- 90 g di acqua
- 3 g di proteine
- 0,3 g di lipidi
- 5 g di carboidrati
- 2,3 g di fibre
- 1,5 g di zuccheri
- 48 mg di calcio
- 0,88 mg di ferro
- 25 mg di magnesio
- 66 mg di fosforo
- 325 mg di potassio
- 27 mg di sodio
- 0,4 mg di zinco
- 0,06 mg di vitamina B1 o Tiamina
- 0,1 mg di vitamina B2 o Riboflavina
- 0,6 mg di vitamina B3 o Niacina
- 0,15 mg di vitamina B6
- 71 µg di vitamina B9 o acido folico
- 16000 UI di vitamina A
- 93 mg di vitamina C
Le cime di rapa sono state inserite nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.) Pugliesi, istituito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF).
Un importante contributo scientifico ed etnobotanico è stato dato dagli studi condotti sulla cima di rapa sull’intero territorio pugliese dal progetto BiodiverSO.
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